Lo sguardo sul paesaggio urbano
Progetto-pilota, nato all’interno del format Archidonne OAB “Altri sguardi sulla città”, e su ispirazione dell’iniziativa “Les architectes et les paysagistes dans les classes” dell’Ordine degli Architetti di Parigi - Île de France.
EDIZIONE
2012/13
LO SGUARDO SUL PAESAGGIO URBANO
L'Architetto nelle scuole
ARCHITETTI/E
Mariacristina Brembilla, Patrizia Berera, Alberta Colombo, Loredana Poli
QUARTIERE/PAESE
Boccaleone
AMMINISTRAZIONE PUBBLICA
Comune di Bergamo
SCUOLA
Istituto comprensivo De Amicis
Scuola Primaria Savio
CLASSI
n. 2 Classi IV
n. 50 bambini/e
INSEGNANTI
Mariella Tacchini e Marina Noris
TEMI E PAROLE CHIAVE
Altri sguardi
paesaggio urbano
cittadinanza attiva
progettazione partecipata
parchi, percorsi, gioco
macrobriciola
toponomastica
OBIETTIVI
L’obiettivo principale di questa prima esperienza, che successivamente ha assunto valenza di progetto-pilota, è stato quello di costruire un percorso esperienziale con 50 bambini/e, di due classi quarte di una scuola primaria di periferia, affinché avessero la possibilità di esercitare uno sguardo attento e consapevole sul territorio in cui vivono e di fare esperienza della partecipazione democratica alle trasformazioni urbane e paesaggistiche, grazie al coinvolgimento di professionisti, insegnanti ed istituzioni.
La collaborazione tra l’Ordine degli Architetti di Bergamo, le classi 4^A-4^B dell’A.S. 2011-2012 (successivamente divenute 5^A-5^B nell’A.A.2012-2013) della Scuola Primaria Savio di Boccaleone (Bergamo) ed il Comune di Bergamo è maturata dall’interesse creatosi attorno all’iniziativa “Altri sguardi sulla città” di Archidonne OAB.
Più precisamente, il progetto ha preso forma da una richiesta di intervento di professionisti/e iscritti all’Ordine, da parte delle insegnanti Mariella Tacchini e Marina Noris, all’interno di una attività interdisciplinare scolastica di educazione alla cittadinanza da loro ideata, intitolata “Alla scoperta della nostra città” propedeutica alla partecipazione, l’anno successivo, al format comunale “A scuola di cittadinanza” dedicato alle classi quinte delle Scuole Primarie del Comune di Bergamo.
Oltre a promuovere progettazione partecipata e cittadinanza attiva, gli interventi delle Archidonne hanno portato alla sensibilizzazione di insegnanti e classi sul tema delle pari opportunità. Le classi, infatti, successivamente all’esperienza con le professioniste che hanno coordinato il progetto, hanno fatto esperienza di un percorso di sensibilizzazione sulle differenze di genere, riassunto con la redazione di un opuscolo autoprodotto dal titolo “Io bambina, io bambino”.
FASI
Dopo alcuni incontri preliminari con le insegnanti ed alcuni passaggi formali interni ad OAB, le architette hanno lavorato con le classi a partire dall’illustrazione dei principali strumenti urbanistici ed edilizi (che regolamentano lo sviluppo della città) e dalla spiegazione del ruolo dei vari attori coinvolti (architetti/e, paesaggisti e pianificatori, amministratori locali, cittadini/e).
Negli incontri successivi, le classi e le architette hanno scelto di comune accordo, di concentrare l’analisi sulla possibile interconnessione tra quattro aree verdi pubbliche attorno alla scuola, per poter suggerire all’Amministrazione ed alla collettività percorsi sicuri, pedonali e ciclabili, di avvicinamento alla scuola.
Il percorso è stato reso visibile attraverso l’installazione da parte dei ragazzi/e di una segnaletica, da loro studiata e installata, sulla base di una mappatura cartografica volta ad individuare criticità ed aspetti valoriali.
In parallelo a questo progetto su macro-scala, si è scelto poi di lavorare su micro-scala, riflettendo sull’arredo delle aree verdi e progettando insieme alle classi un nuovo arredo, inteso come gioco destrutturato, low cost e low tech, denominato “macrobriciola” con riferimento alle briciole di Pollicino, metaforicamente rappresentate dagli adesivi blu usati dalle classi per tracciare il percorso mappato.
Il progetto della macrobriciola, immaginato dai ragazzi come dinosauro da cavalcare, osservatorio stellare e molto altro ancora, si è concretizzato con l’installazione, alla presenza delle istituzioni coinvolte, di una roccia di due metri cubi proveniente dal Pizzo della Presolana, in data 30.11.2012.
L’installazione è stata possibile grazie alla proficua interazione tra OAB, scuola Primaria Savio e Assessorato all’Ambiente del Comune di Bergamo.
La sinergia con il Comune è scaturita dalla decisione di utilizzare, per l’analisi preliminare sull’uso dei parchi urbani da parte delle classi, di un questionario di gradimento sui parchi pubblici promosso dallo stesso Assessorato, unitamente alle Guardie Ecologiche Volontarie ed al Consiglio delle Donne.
Coinvolgendo nella compilazione famiglie ed alunni di tutte le classi, la scuola Savio ha dato un cospicuo contributo all’indagine comunale raccogliendo 416 questionari e campionandone le risposte mediante diagrammi.
Detto contributo è stato valorizzato nel Convegno “Soddisfatti dei vostri parchi?
Proposte dei cittadini per i parchi di Bergamo” tenutosi a Palazzo Frizzoni il 4.4.2013.
Mediante una richiesta scritta alla Commissione Toponomastica del Comune, le classi hanno ottenuto dal Comune di Bergamo, di poter intitolare l’area verde vicina alla scuola con la denominazione toponomastica con cui, già da tempo, la comunità lo individuava ossia “il parco delle Rane”, per la caratteristica presenza di questi anfibi.
L’intitolazione ufficiale è avvenuta con una cerimonia ufficiale in data 20.9.2013.
Il comitato genitori “PiùFuoriCheDentro”, delle scuole Savio e Dasso, l’anno successivo ha organizzato la prima edizione della camminata non competitiva patrocinata dal Comune e denominata “Stra-Bocca”, a partire dai percorsi tracciati dalle classi tra le aree verdi comunali, con l’intenzione dichiarata di promuovere valorizzazione e cura del territorio e senso di appartenenza alla comunità che lo vive.
Il progetto-pilota si è, quindi, contraddistinto per essere stato fulcro di sinergie e volano di altre iniziative a seguire, dimostrando che il contributo di tutta la cittadinanza, di concerto con istituzioni quali OAB e amministrazioni locali, può essere determinante per migliorare la qualità della vita delle nostre città ed ispirare rispetto verso il territorio e fiducia nelle istituzioni da parte delle giovani generazioni.