Progettare il territorio
Il P.G.T. di Ciserano nelle scuole
Percorso creato per coinvolgere i/le giovani studenti di Ciserano nella redazione della variante generale del Piano di Governo del Territorio, introducendoli al tema della progettazione urbanistica.
EDIZIONE
2022/23
EMOZIONI DALLA CITTÁ
Architetti/e fuori dalle classi
ARCHITETTI/E
Angela Ceresoli, Mario Beltrame, Armida Forlani,
Elisabetta Salvadori, Gianluca Erroi, Patrizia Berera,
Massimo Bernardelli, Karim Cattaneo, Gabrio Rossi
QUARTIERE/PAESE
Ciserano
AMMINISTRAZIONE PUBBLICA
Comune di Ciserano
SCUOLA
Istituto comprensivo di Ciserano e Boltiere
Scuola Secondaria di primo grado di Ciserano
CLASSI
n. 3 Classi III
n. 50 ragazzi/e
INSEGNANTI
arch. Paolo Ferrari
TEMI E PAROLE CHIAVE
progettazione partecipata
trasformazioni
territorio
urbanistica
confronto
PGT
OBIETTIVI
Il percorso elaborato vuole introdurre alla progettazione partecipata ed alla valorizzazione del “ruolo attivo” dei cittadini e delle cittadine nelle trasformazioni del territorio e della città, ed è stato pensato non solo per introdurre ai temi dell’urbanistica e della gestione del territorio, ma per promuovere la parità di genere, attraverso l’utilizzo di linguaggio rispettoso delle differenze di genere e l’adozione di quell’ottica inclusiva che è il fondamento stesso della partecipazione.
Obiettivo cardine del progetto è stato attivare nei giovani cittadini il senso di responsabilità nei confronti dei luoghi in cui vivono, partendo dalla conoscenza degli attori e degli strumenti che tali luoghi governano. Agli incontri hanno partecipato, oltre agli architetti/e coinvolti, anche gli amministratori, i tecnici comunali e gli estensori del PGT, portando il loro punto di vista e accogliendo quello delle ragazze e dei ragazzi. Attraverso l’esplorazione e l’osservazione del territorio da diversi punti di vista – con le emozioni, con l’occhio dell’architetto, con l’occhio della natura – i ragazzi sono stati chiamati a mettersi in gioco per immaginare possibili trasformazioni degli spazi in cui vivono per renderli più rispondenti ai propri desideri, più belli, più vivibili. Le loro visioni sono state oggetto di un momento di confronto collettivo, tra ragazze e ragazzi e amministratori e architetti/e, nel quale si sono tradotte le osservazioni effettuate in progetto, condividendo degli obiettivi di miglioramento dello spazio vissuto.
FASI
Il percorso si è svolto in quattro incontri:
- Che cos’è un Piano di Governo del Territorio incontro di 2 ore in aula magna
- Che cos’è il progetto OAB “Architetti e Architette nelle classi”
- Introduzione all’urbanistica: quali sono gli strumenti e gli attori che decidono e gestiscono le trasformazioni del territorio in cui abitiamo.
- La rappresentazione del territorio: leggere le mappe che disegnano il territorio e ne indicano le regole di funzionamento.
La prima e la seconda parte svolte in modalità frontale, con supporto di slide.
La terza parte è strutturata attorno a tre tavoli, ognuno coordinato da un architetta/o che illustra le tematiche e guida i ragazzi alla lettura dei materiali; i ragazzi ruotano ai tavoli divisi in gruppi:
- Come osservare lo spazio in cui abitiamo: con le emozioni
Divisi in gruppi, mappe alla mano, i ragazzi esplorano le strade del paese capendo quali emozioni li legano o meno ai luoghi.
- Come osservare lo spazio in cui abitiamo: con l’occhio dell’architetto
Divisi in gruppi, mappe alla mano, i ragazzi camminano per il paese per osservare lo spazio in cui ci muoviamo e viviamo e rilevare quegli elementi che lo rendono o meno funzionale, comodo, piacevole, sicuro. Ogni gruppo focalizza l’attenzione su un tema: ambiente, mobilità, spazi pubblici e servizi.
- Dagli obiettivi alla progettazione
Dopo aver restituito sulle mappe i risultati dell’osservazione e il rilievo delle criticità/potenzialità del territorio, si discute assieme di quali sono le cose che vorremmo cambiare e migliorare.
Ogni gruppo racconta agli altri i risultati del lavoro di rilievo.
Si stende un elenco di obiettivi (es. a- rendere più sicuri i percorsi verso la scuola, b- creare più parchi attrezzati etc.) e si prova ad immaginare quali sono gli strumenti che possono portare al raggiungimento degli obiettivi. Divisi in 3 tavoli, ognuno guidato da un architettə, si segnano sulla mappa gli obiettivi e si stende un elenco di strumenti. Si discute delle alternative possibili per il raggiungimento degli obiettivi e si rappresenta sulla mappa il risultato della discussione, ovvero il “paese che vorremmo”.